La Pantelleria di Marilena: Una bellezza da lasciarti senza fiato

#NOTRIVELLE: Continua la protesta a suon di belle parole!

Anche Marilena risponde all’appello dell’Associazione Culturale Agorà, di scrivere un pensiero in occasione della manifestazione di protesta contro le trivellazioni petrolifere nel Canale di Sicilia.

Marilena Scaturro prende in prestito i versi di Marcello Caloro e ci regale queste splendida poesia:

Io, Ulisse (Ritorno a Pantelleria)

Prestami i tuoi favori
ch’io ti narro ora
di terra a me sì cara
che quando ricordo sfiora
nel cor sento tumulto.

Basalti neri a picco
sull’onde sempre vive
rade le cale placide
a custodire i gusci

brulla la scarsa zolla
celata tra le rocce
i pochi rami chini
ad ossequiare i venti.

Eppur da Monte Grande
quando lo sguardo apri
opprime la bellezza
della natura astiosa

odori ogni stagione
di zagare e zibibbo
al vapor delle polle
scaldate dal vulcano

cinto da bassi mirti
di Venere lo Specchio
è il lago solforoso
in cui s’annega il cielo.

Ὠγυγίη t’ho narrato
che quando notte oscura
tra i vichi dei dammusi
dai bianchi tetti a ogiva
Calypso scorgo ancora.

 

Non son parole mie, ma di un uomo a cui quella terra era così cara, così come lo è a me!

Nessuno sfruttamento, che porti solo ricchezza e distruzione, DOVRA’ MAI distruggere tanta bellezza; una così tanta disarmante beltà da lasciarti senza fiato ogni volta che vi giungi..  sia d’estate o primavera, inverno o autunno. Una bellezza rimasta intatta per secoli, forgiata e trasformata solo dal vento e dal mare.

Il termine Ὠγυγίη sta per Ogigia, l’isola in cui Odisseo visse per 7 anni e dove risiedeva Calipso.

Non sono pantesca, ma ritorno lì tutti gli anni, da circa 26 anni!

LEGGI ANCHE: La Pantelleria di Beatrice.

Inviaci anche tu il tuo pensiero su Pantelleria, scrivici a staff@ilovepantelleria.net

Foto: Marilena Scaturro

Showing 2 comments
  • Lei lo sa
    Rispondi

    Ho sempre amato Marilena e continuo a farlo, Spero di visitare l’isola con lei, prima o poi…

  • Marcello Caloro
    Rispondi

    E’ con grande sorpresa e piacere che trovo, per puro caso, la poesia che scrissi su Pantelleria, isola che tanto amo, in Agorà; oltretutto utilizzata per dar voce ad una protesta alla quale mi associo.
    Trivellare nel Mediterraneo, oltre che economicamete svantaggioso a lungo termine, considerata la scarsa consistenza dei depositi petroliferi, è anche un atto di consapevole sabotaggio all’ecosistema. Uno sversamento di petrolio considerevole, in un mare chiuso come il nostro, segnerebbe indelebilmente le sorti di creature marine e bellezze naturali.

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