Come Fare il Compost in 5 Passaggi

Come fare il compost: La Guida Passo-Passo

Il compost non è altro che un miscuglio di rifiuti organici, in stato di decomposizione, e di scarti da giardino, erba secca e rami spezzettati.

Il compost si fa per due principali motivi:

  • ridurre i rifiuti organici (avanzi di cibo, carta,…) da buttare nell’immondizia, quindi ridurre la quantità di immondizia prodotta in casa
  • produrre concime fertile per le nostre piante.

Ecco come fare il compost in 5 passaggi:

1. La Compostiera

compostiera

Per iniziare a fare il compost domestico è necessario un contenitore adatto a tale scopo. La dimensione della compostiera varia in base alla quantità di rifiuti prodotti: se siete in poche persone a casa, scegliete uno di dimensioni modeste.

Su internet si trova una vasta scelta di contenitori per il compost, ecco alcuni modelli:
Compostiera 600L – €69,20
Compostiera 400L – €25,00
Compostiera 260L – €45,00

Se vogliamo risparmiare possiamo anche costruire una compostiera fai-da-te acquistando un comune bidone in plastica con coperchio per i rifiuti e praticando dei fori, con un trapano o una punta di coltello, intorno alle pareti in modo tale da far arieggiare il contenuto all’interno garantendo così le giuste conizioni di umidità.

2. Il luogo adatto

luogo-adatto-compost

Il luogo in cui posizioneremo la nostra compostiera è determinante affinchè si ottenga un buon compost, per questo è sconsigliato posizionare il contenitore in un luogo esposto direttamente ai raggi solari, ma è da evitare anche un posto eccessivamente umido. Il terreno su cui si poggia la compostiera deve essere asciutto e pianeggiante.

3. Quali rifiuti compostare?

rifiuti-compost

Non tutti i rifiuti sono adatti al compost, anzi, alcuni potrebbero anche rovinarlo. Per questo si consiglia di mettere solo determinati tipi di rifiuti organici:

– verdure
– carta di giornali
– bustine del te
– foglie
– erba
– rifiuti da giardino

Rifiuti da NON inserire nella compostiera:

– verdure cotte
– latticini
– fazzoletti usati
– plastica

La proporzione da seguire per realizzare un buon compost è la seguente: 50% foglie, rami e residui da giardino e 50% rifiuti prodotti in casa (frutta, verdura, carta, ecc…)

4. Aspettiamo

attesa-compost

Il quarto passaggio è forse il più noioso ma quello che alla fine ci restituirà un ottimo concime per il nostro giardino: l’attesa! Infatti non appena tutti gli “ingredienti” nella compostiera dovremo attendere almeno una o due settimane affinchè inizi il processo di decomposizione dei rifiuti. Ce ne accorgeremo quando avvicinando la mano sentiremo del calore, prodotto proprio dal processo di compostaggio.

5. Utilizzo

come-fare-il-compost

Il compost sarà pronto per essere utilizzato quando il colore sarà scuro e uniforme. A questo punto potremo prendere il nostro compost e mischiarlo insieme alla terra delle nostre piante. Il tempo stimato di attesa prima di utilizzare il compost varia: minimo bisognerà aspettare almeno un mese e mezzo.

Vi alleghiamo anche un breve video tratto da Youtube che in pochi passaggi vi fa vedere come fare il compost domestico:

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Showing 21 comments
  • Tony
    Rispondi

    Ciao a tutti.
    Cosa ne pensate di gettare direttamente i rifuiti domestici organici vegetali direttamente in giardino? Quindi senza mettere i rifiuti separatamente prima nei contenitori ?

    Grazie

  • Leandro
    Rispondi

    Salve!! Io ho messo gusci d’uovo, scorze di frutta, banane intere, pere, guano e fondi di caffè; si sono sviluppate delle muffe e mi hanno detto che va bene. Io tengo il compost in un recipiente/vasca chiusa con coperchio da 40 litri. Visto che nessuno ha parlato di muffe, potreste darmi qualche info?? Ve ne sarei grato 🥲 🙏

  • Angelo
    Rispondi

    Mi piace sentire i vari metodi di ognuno. E ‘ parecchio tempo che mi diverto con il comp. ma anche io sento parlare poco di lombrichi credetemi adottiamoli perché hanno il piacere di lavorare e accellerano il processo. Credetemi e’ una con sinergia divertente e non dico come procedere perché è’ bello capirlo da soli, pensate sempre che per mangiAre si dirigono verso l’organico maturo e attraversano i strati di terra rilasciando le deiezioni, quindi è meglio o no adottarli?

  • Daniele
    Rispondi

    Qui in Svizzera per favorire e accelerare il processo di decomposizione, specialmente quando si mette troppa erba di giardino, si mette dell’azoto in granulato che è venduto nei centri fai-da-te!

    • I love Pantelleria
      Rispondi

      Ottimo consiglio, grazie!

  • Deanna
    Rispondi

    Ho appena iniziato a farlo, per ora ho messo foglie del giuggiolo raccolte da terra quindi anche giuggiole che stavano marcendo e scarti alimentari, ma è pieno di moscerini, è normale?
    Forse è una domanda stupida ma sono proprio alle prime armi. Grazie.

    • I love Pantelleria
      Rispondi

      I moscerini dovrebbero aiutare a decomporre il tutto, è positivo.

  • Marcos
    Rispondi

    Salve, io sono in Brasile e faccio il compostaggio da qualche mese e fra poco potrò già ritirare il mio primo concime, però ho visitato alcuni siti web in italiano per sapere come fate voi il compost e mi sono accorto che non usate i lombrichi per aiutare il compost a compostare bene senza che i rifiuti si putrefino, Come mai? Da noi i lombrichi sono i protagonisti di questo processo e sono anche facilitatori. Se non inseriamo quelli tutti gli organici andranno a male con il tempo, visto che dobbiamo lasciarlo riposando per circa 3-4 mesi. Vorrei sentire il parere di qualcuno, l’ho trovata molto curiosa (ma anche inquietante) questa cosa .dell’assenza dei lombrichi. Vi ringrazio.

    • I love Pantelleria
      Rispondi

      Ha proprio ragione. Può raccontarci la sua esperienza sull’uso dei lombrichi nel compost così aggiorneremo l’articolo con queste utili informazioni?

  • federica
    Rispondi

    Ottimo articolo! Leggi anche questo che ti spiega il “Compost domestico”
    http://www.ilpolliceverde.com/compost-domestico/

  • Claudio
    Rispondi

    carta di giornali va bene? con tutto quell’inchiostro?

    • ilovepantelleria
      Rispondi

      Il piombo non è più usato per la stampa e gli inchiostri non contengono solventi tossici quindi non è pericoloso usare carta di giornali.
      Tuttavia si consiglia di non usare carta con fotografie a colori.
      Grazie per la domanda Claudio , abbiamo avuto modo di specificare un’ulteriore cosa 🙂

      • Claudio
        Rispondi

        Figurati, grazie a te per aver fugato parte del dubbio. Però mi sovviene un’altra domanda: non sapendo io che tipi di pigmenti vengono usati per gli inchiostri, non è opportuno evitarli? anche perché non credo siano di origine naturale e non conoscendone la composizione chimica potrebbe essere un azzardo no?

        • ilovepantelleria
          Rispondi

          Mettiamo così, in linea generale non sono pericolosi, ma se vuoi ottenere un compost privo di ogni minimo potenziale “inquinante” non usare questi tipi di carta.
          Ma qui ci addentriamo in un discorso molto più ampio, perchè lo stesso ragionamento potremmo farlo con i pesticidi contenuti nella buccia della frutta o in qualche altro alimento. Sei d’accordo?

          • Claudio

            sì son d’accordo. generalmente, oltre al gran risparmio, una delle prime ragioni per cui ci si fa l’orticello a casa è quella di mangiare sano e di conoscere quel che si mangia. il fattore determinante è quindi che il consumatore non ha a disposizione tutte le informazioni utili, anzi pare che adesso abbiano tolto l’obbligo di definire nelle etichette anche l’origine del prodotto.

          • ilovepantelleria

            Si, avevamo avvertito un certo “orientamento” nel voler valorizzare i prodotti genuini, ma allo stesso tempo stiamo assistendo ad un dietro-front con questa terribile notizia di eliminare l’obbligo di indicare nelle etichette la provenienza, per favorire, ovviamente, le multinazionali che di genuino hanno poco!
            Il discorso dei pesticidi nella buccia degli alimenti era riferito sempre al compost: se getto nella compostiera rifiuti che contengono veleni, anche in minima parte…equivale al discorso dell’inchiostro nel giornale 🙁

          • Claudio

            sì certo, lo so che il discorso è riferito al compost ma credo che tra compost e le piante che ne beneficiano e i prodotti che se ne traggono ci sia un legame stretto, diventa quindi rilevante sapere cosa viene usato a monte. Certo che se il compost serve per il terreno adibito a piante ornamentali il problema dovrebbe essere sensibilmente minore. Grazie per le risposte.

          • giuseppe

            Ragazzi,ho avuto modo di constatare che ,nella composizione del compostaggio avete scartato la carne.Io sono cinquant’anniche lo faccio,con ottimi risultati,affidandomi alla regola prima vigente

            :prima di fare un orto….Fatevi amico un macellaio! (Maccotta per esmpio) Altrimenti la ricchezza dell’azoto e del calcio,dove la prenderete?

          • ilovepantelleria

            Caro Giuseppe, l’abbiamo scartata perché spesso contiene olio che non è molto indicato. Ma se ci confermi che non procura danno siamo ben lieti di accettare i tuoi consigli e aggiungere anche la carne fra gli “ingredienti”. Grazie e se hai altri suggerimenti non esitare a scriverci 🙂

          • giuseppe

            Si,cari co-ortati,ho ancora qualcosa da suggerirvi,ma di natura letteraria:fate attenzione a due categorie di semplici,che quando sapranno che coltivate un orto,vi diranno:Attenzione,”L’orto vuole l’uomo morto e “La terra e’ bassa”.Dati i tempi,alla prima categoria risponderete che e’ vero:l’orto vuole l’uomo morto,ma che “Quando tutto vi va’ storto…Vi salva solo l’orto! Ai secondi fate presente invece che:e’ vero la terra e’ bassa,ma se non vi farete un orto,finirete per andarvi “Six feet under”! Ines Lomatzh ha i semi della lenticchia originaria pantesca,per averli avuti dall’ottantatreenne signor Almanza a S.Marco.che ha sempre ripiantato la sua semenza!E quando una pianta e’ abituata da piu’ generazioni al terreno ed ai capricci del tempo dell’isola e’ un grosso vantaggio!

          • ilovepantelleria

            Caro Giuseppe, grazie per i consigli preziosissimi 🙂

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